STRESS E NOIA: COME ACCOGLIERLI NEL TUO STUDIO
Nella tua vita professionale almeno una di queste due parole ti sarà passata per la mente in qualche momento e ti avrà infastidito parecchio.
Sono due sostantivi a cui in genere attribuiamo una connotazione negativa, ci spaventano e vorremmo non doverli mai provare.
In realtà entrambi posso avere un significato positivo se li si guardiamo da un altro punto di vista e impariamo a gestirli quando bussano alla nostra porta.
La via più semplice per gestirli è conoscerli e, quindi, porsi le giuste domande sia sui nostri comportamenti, sia su quelli degli altri. È importante chiedersi perché ci sentiamo stressati o annoiati, ricostruire i momenti che ci hanno portati a sentire queste emozioni, immaginare cosa potremmo fare per liberarcene, e poi iniziare a fare una piccola azione che ci porti in un’altra direzione, quella desiderata.
Il primo passo
Se ti senti annoiato o stressato fermati! Scrivi su un foglio cosa hai fatto nell’ultima settimana, perché lo hai fatto e per chi. Abbiamo bisogno di sapere perché facciamo una cosa e non un’altra e, soprattutto, per chi l’abbiamo fatta.
Ripeti questo esercizio più volte, non accontentarti di un solo perché, cerca di scriverne molti, solo così troverai quello veramente più tuo.
Il viaggio
Cinque incontri di coaching, esercizi e colloqui, per aiutarti a fare pulizia nella tua vita lavorativa e a concentrarti su cosa conta davvero per te, qual è il motore che ti spinge all’azione e a concretizzare la tua piccola “rivoluzione” per ripartire con nuova voglia di fare, scoprire inaspettate opportunità professionali, di formazione, di relazione, culturali.
La meta
A fine percorso saprai riconoscere il momento giusto per fermarti in tempo e rivedere alcuni aspetti di te e della tua professione prima di essere sopraffatto da noia o stress. Sarai allenato a tenere “svegli” i tuoi sensori, a captare i segnali di allarme e a correre prontamente ai ripari.